UniCredit multata dal Garante Privacy: il Digital Markets Act diventa legge
L’inizio di marzo ha segnato un momento cruciale per la regolamentazione nel mercato digitale, sia a livello nazionale che internazionale. Tre eventi hanno attirato l’attenzione su questa questione.
Il Garante della Privacy italiano ha emesso sanzioni significative riguardanti UniCredit, una delle principali banche italiane, per una violazione dei dati personali risalente al 2018. La multa di 2,8 milioni di euro per UniCredit e 800.000 euro per Ntt Data Italia, l’azienda incaricata della sicurezza, rappresenta una mossa decisa verso la tutela dei diritti dei clienti. Il Garante ha preso in considerazione sia l’entità della violazione, che la capacità economica dell’istituto bancario nell’assegnare le sanzioni. Tuttavia, sono state riconosciute le misure correttive adottate tempestivamente da UniCredit.
Inoltre, il Garante Privacy ha avviato un’indagine su OpenAI, riguardante il suo nuovo modello di intelligenza artificiale, Sora (crea scene dinamiche, partendo da un comando testuale). Questa mossa riflette l’attenzione crescente verso il trattamento dei dati personali nell’Unione Europea e in Italia, soprattutto in relazione alle nuove tecnologie.
Parallelamente, l’entrata in vigore del Digital Markets Act (Dma) europeo è stata un altro passo cruciale. Questo regolamento mira a regolare le pratiche anticoncorrenziali delle grandi piattaforme digitali, stabilendo regole chiare per i cosiddetti “gatekeeper”: Alphabet, Amazon, Apple, ByteDance, Meta e Microsoft sono soggetti a obblighi specifici e devono dimostrare la loro conformità al Dma. Le sanzioni per le violazioni possono arrivare fino al 10% del loro fatturato globale.
Questi eventi sottolineano l’importanza della regolamentazione nel garantire un mercato digitale equo e trasparente, promuovendo la concorrenza e la tutela dei diritti dei consumatori. La vigilanza e l’applicazione rigorosa di queste normative saranno cruciali per il loro successo.